Categorie
Curiosità in numeri

La riforma del voto in condotta? Promossa dagli italiani

Agli italiani piace la proposta di riformare il sistema di valutazione scolastica presentata dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. E sostengono questo cambio di rotta nella scuola con una buona dose di entusiasmo. Secondo un sondaggio condotto da Quorum/YouTrend per Sky TG24, il 76% degli intervistati è favorevole all’idea di attribuire maggiore importanza al voto in condotta degli studenti, considerandolo nei crediti per l’esame di maturità e prevedendo conseguenze in caso di voti bassi in educazione civica. 

Anche il 75% dei giovani è favorevole

Questa proposta sta ricevendo un ampio sostegno da parte della popolazione italiana, con il 75% dei giovani tra i 18 e i 34 anni favorevoli, l’82% degli adulti tra i 35 e i 54 anni a favore, e il 77% degli anziani di 55 anni e più che approvano questa iniziativa.

Debutta anche la figura del tutor

Inoltre, un’altra novità nella scuola italiana, l’introduzione della figura del “docente tutor” incaricato di assistere gli studenti nel loro percorso di apprendimento e orientamento, sta ricevendo un considerevole sostegno dalla popolazione. Il 66% degli intervistati è favorevole a questa figura, mentre solo il 21% si oppone. Anche in questo caso, i risultati variano leggermente in base all’età, con il 63% dei giovani tra i 18 e i 34 anni favorevoli, il 67% degli adulti tra i 35 e i 54 anni a favore, e il 66% degli anziani di 55 anni e più che approvano l’idea.

Le nuove proposte piacciono a destra e a sinistra

Queste proposte di riforma scolastica sembrano essere ben accettate da entrambi gli schieramenti politici in Italia. L’84% degli elettori di Fratelli d’Italia e l’87% di coloro che si identificano come “altro centrodestra” sono favorevoli al voto in condotta, mentre il 75% dei sostenitori del Movimento 5 Stelle e il 72% dei sostenitori del Partito Democratico approvano questa proposta. Per quanto riguarda il docente tutor, il 77% degli elettori del Movimento 5 Stelle, l’80% degli elettori dell'”altro centrodestra”, il 77% dei sostenitori del Partito Democratico e il 68% dei sostenitori di Fratelli d’Italia sono a favore di questa figura.

Obiettivo: migliorare il sistema educativo

In sintesi, le proposte di riforma scolastica del ministro dell’Istruzione hanno ottenuto un ampio consenso tra la popolazione italiana, indipendentemente dall’età e dall’appartenenza politica. Gli italiani sembrano apprezzare l’idea di attribuire maggiore peso al voto in condotta e di introdurre il docente tutor come supporto per gli studenti nel loro percorso di apprendimento. Questa situazione suggerisce una forte volontà di migliorare il sistema educativo italiano e di offrire un supporto più completo agli studenti.

Categorie
Curiosità in numeri

In vista del Back-to-School aumentano le truffe on-line

Sfruttando la frenesia che caratterizza i preparativi e gli acquisti per il nuovo anno scolastico, i criminali informatici lanciano sofisticate campagne di phishing, che prendono di mira studenti, insegnanti e anche dirigenti.  Gli studenti di tutto il mondo si preparano per il rientro a scuola, ma gli esperti di cybersecurity Kaspersky hanno scoperto un aumento allarmante delle attività fraudolente. Una delle tecniche di truffa più utilizzate è la creazione di giveaway che promettono agli studenti la possibilità di vincere un laptop. Ma per ottenerlo devono fornire informazioni personali e indicare il modello di notebook preferito. Un’altra versione di questa truffa invita a condividere con 15 contatti, via WhatsApp, un link specifico che rimanda alla pagina di un’estrazione a premi, ma per poter partecipare è richiesta la registrazione con un SMS.

Quando l’esca è la vincita di un laptop

Vincere un laptop o un altro oggetto di valore rappresenta l’esca, ma ovviamente c’è una sorpresa: i vincitori scoprono di dover sostenere le spese di consegna dei presunti premi. Questa richiesta di un pagamento aggiuntivo indica chiaramente uno schema fraudolento.
“Con l’avvicinarsi dell’inizio del nuovo anno scolastico e con milioni di studenti che comprano libri, pagano le tasse scolastiche e acquistano il materiale necessario, si registra un’intensificazione delle minacce informatiche – ha dichiarato Noura Afaneh, Privacy Expert di Kaspersky -. I truffatori approfittano di questo periodo facendo leva sull’entusiasmo degli studenti nel procurarsi nuovi dispositivi per gli studi”.

Finte borse di studio in palio

“La possibilità di ottenere gratuitamente un computer portatile si rivela un’efficace copertura dei pericoli associati – aggiunge Noura Afaneh -, esponendo le persone a un rischio maggiore di essere coinvolte in queste truffe”.
Un’altra forma di inganno riguarda finte borse di studio: i truffatori sfruttano la speranza degli studenti di ricevere aiuti finanziari per attirarli nei loro schemi fraudolenti. Le vittime sono attirate dall’offerta di borse di studio apparentemente autentiche che promettono appunto un supporto finanziario. Per usufruire di questi sussidi, gli studenti devono fornire informazioni personali, compresi anche dati sensibili, come il numero di previdenza sociale e le coordinate bancarie, che vengono poi utilizzati per furti di identità e frodi finanziarie.

Un impatto negativo sugli studenti inconsapevoli

“Le borse di studio false possono avere un impatto negativo su studenti inconsapevoli – prosegue la Privacy Expert di Kaspersky -. Truffe simili non causano solamente perdite finanziarie, ma anche furti d’identità a lungo termine. È quindi importante che gli studenti siano attenti e cauti quando trovano offerte insolite di borse di studi”.

Categorie
Economia

Credito alle imprese: frena ancora la domanda, -4,2%

Nel secondo trimestre 2023 il numero di richieste di credito presentate dalle imprese italiane cala quasi del -5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, portando nel primo semestre il dato complessivo a -4,2%. La frenata riguarda sia le Società di capitali, che nel primo semestre hanno registrato un -3%, sia le Imprese individuali, per le quali la flessione è stata del -6,6%. Si tratta delle principali evidenze dell’analisi delle istruttorie di finanziamento registrate su EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF. Dall’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF emerge che l’importo medio nel primo semestre 2023 è in crescita del +17,6% rispetto al pari periodo 2022, attestandosi a 141.581 euro, ma in rallentamento nel secondo trimestre (+8,3%).

Classe d’importo sotto cinquemila euro: 30,7% del totale delle richieste

Quanto alla distribuzione e al ranking per classe di importo, la fascia sotto i 5mila euro cresce di quasi 1 punto percentuale, e si attesta al 30,7% del totale delle richieste, aumentando leggermente il distacco dalla seconda classe di importo, quella oltre i 50mila euro, che al contempo perde l’1%, calando dal 29,2% al 28,2%. Per quanto riguarda le Imprese individuali, le richieste di credito hanno registrato un importo medio pari a 47.561 euro (+14,7% rispetto al corrispondente periodo 2022), con l’incidenza dello scaglione al di sotto dei 5mila euro, che raccoglie il 35,7% del totale.

Domanda di finanziamento in contrazione in 16 regioni su 20

Per quanto riguarda le Società di Capitali l’importo medio richiesto ammonta a 185.670 euro, segnando un incremento del +16,9% rispetto alla corrispondente rilevazione dell’anno scorso.
In dettaglio, il 33,3% delle richieste di questo segmento di imprese presenta un importo superiore ai 50mila euro. A livello regionale nel I semestre 2023 si registra un andamento ‘fotocopia’ di quanto accade a livello nazionale. Rispetto al 2022 infatti la domanda di finanziamento è in contrazione in 16 regioni su 20, con un’unica regione in crescita, ovvero la Sicilia (+3,5%).
Viceversa, l’importo medio cresce a doppia cifra in 14 regioni su 20. La variazione rimane invece più contenuta in Basilicata e Umbria, mentre si contrae per Trentino-Alto Adige, Molise e Calabria.

Il turismo soffre di più

Il settore del turismo, ristorazione e tempo libero è indubbiamente quello più colpito dagli effetti della pandemia e dei lockdown, anche dal punto di vista economico finanziario. Grazie però agli interventi governativi a supporto delle attività colpite il tasso di default, inteso come default pubblici e bancari, delle imprese del settore leisure è rimasto sui livelli minimi storici per l’intero periodo 2020-2021, con un valore intorno al 2,5%, rispetto a al 5%-6% pre-pandemia.
Tuttavia, a partire dal 2022, il tasso di default ha fatto segnare un progressivo incremento, fino ad attestarsi intorno al 4% già a fine 2022, caratterizzando il liesure come uno dei settori ad aumento di rischiosità creditizia in più rapida crescita.

Categorie
Curiosità in numeri

Pubblicità e attenzione dei consumatori, quali sono i media più efficaci?

L’attenzione è una risorsa preziosa e la comunicazione efficace è fondamentale per conquistare gli utenti. A maggior ragione in un contesto di sovraffollamento informativo, come quello in cui ci troviamo immersi, dove raggiungere i potenziali consumatori è sempre piaciuto difficile. Lo studio “Beyond Visual Attention,” condotto da Omnicom Media Group in collaborazione con Ainem, Ipsos e Nielsen, ha analizzato l’attenzione agli stimoli pubblicitari rivelando che essa è maggiore verso il mezzo televisivo. La TV vince sul mobile con un ricordo tre volte superiore.

La videocomunicaizone è altamente performante

Andare oltre l’attenzione visiva è fondamentale per comprendere realmente l’efficacia di uno stimolo pubblicitario. La videocomunicazione si dimostra altamente performante, ma il formato audio non è da meno, poiché in termini di attenzione perde solo il 2%. I formati pubblicitari statici, come i banner, invece, hanno performance inferiori, con un ricordo intorno al 50% rispetto ai formati video. Queste prime evidenze emergono dall’analisi di AINEM (Associazione Italiana di Neuromarketing), che ha condotto uno studio in laboratorio monitorando con analisi neuroscientifica le tre dimensioni dell’attenzione: attenzione visiva (tramite eyetracking), attenzione della mente (tramite EEG – elettroencefalogramma) e attenzione del corpo (tramite GSR – Galvanic Skin Response).

La TV mantiene un ruolo prioritario nella comunicazione pubblicitaria

La televisione continua a giocare un ruolo molto rilevante nella comunicazione pubblicitaria. Le analisi di Ipsos indicano che il ricordo di un brand visto in TV è 3 volte superiore rispetto al mobile e solo il 17% dei break pubblicitari viene interrotto dallo zapping. Inoltre, l’audio gioca un ruolo importante nell’attivazione dell’attenzione, poiché una persona su cinque ricorda una pubblicità passata in TV anche se in quel momento non stava guardando lo schermo.

La “soglia di attenzione” degli italiani

Ipsos ha condotto lo studio entrando letteralmente nelle case degli italiani e monitorando i loro comportamenti di fruizione di TV e mobile nel contesto naturale (soggiorno, camera da letto, cucina…). È interessante notare che l’attenzione alla pubblicità cala notevolmente in camera da letto, dove si registra un 47% di attenzione visiva all’adv, mentre in salotto si arriva al 60%. La ricerca evidenzia anche che le persone dedicano circa 10 secondi di attenzione attiva agli stimoli pubblicitari in TV, mentre su mobile questo numero si riduce a circa 2 secondi. Inoltre, il comportamento tra fruizione di contenuti e fruizione di pubblicità varia notevolmente tra i due ambienti. Per quanto riguarda i mezzi di informazione, lo studio analizza l’attenzione ai messaggi pubblicitari sulle testate web di news (come i siti di quotidiani e periodici). Su questi mezzi, il tempo di attenzione è del 20% superiore rispetto a quello registrato sui social media. In generale, il contesto influenza l’attenzione, poiché i contenuti presenti sui siti di informazione spingono a una maggiore attenzione anche nei confronti dei messaggi pubblicitari.

Le donne il target più sensibile

Analizzando i dati sociodemografici, emerge che il ricordo degli spot TV è del 75% più alto per le donne rispetto agli uomini. I giovani, invece, mostrano una soglia di attenzione alla pubblicità più bassa, ma registrano lo stesso livello di ricordo delle persone più mature.

Categorie
Eccellenze online

Arredamento sostenibile: perché è da preferire?

Quello dell’arredamento sostenibile è un concetto sempre più importante in questo periodo storico, soprattutto per coloro i quali cercano di creare ambienti (siano essi di lavoro o di casa) che possano essere ecologici e rispettosi dell’ambiente.

Le soluzioni a disposizione in tal senso sono tante, come vedremo di seguito, grazie anche a  tante innovazioni che hanno ultimamente interessato questo settore.

Tutto ciò concorre a rendere sempre più marginale l’impatto ambientale degli arredi sostenibili, con evidenti vantaggi per il mondo che ci circonda.

Materiali ecologici per l’arredamento

Ci sono davvero tanti materiali che possono essere utilizzati per creare mobili e oggetti d’arredo sostenibili. Tra questi possiamo citare il bambù, la canapa, il legno riciclato e i tessuti organici, giusto per fare alcuni esempi.

In particolare:

  • Il bambù è un materiale estremamente resistente e sostenibile, in quanto cresce rapidamente e non richiede molta acqua o pesticidi per la coltivazione.
  • La canapa è anch’essa un materiale ecologico, resistente e versatile, che può essere utilizzato per creare tessuti e oggetti d’arredo.
  • Il legno riciclato è un altro esempio di materiale sostenibile, dato che viene recuperato da vecchi mobili o da edifici demoliti. In questo modo, il legno viene riutilizzato, evitando così il taglio di nuovi alberi.
  • I tessuti organici sono realizzati con fibre naturali, come il cotone biologico, che sono coltivate senza l’utilizzo di pesticidi e insetticidi chimici.

Le innovazioni nel settore dell’arredamento sostenibile

In questi anni si è assistito ad una serie di interessanti novità per quanto riguarda l’arredamento sostenibile ed in particolare la possibilità di impiegare materiali innovativi, come il cartone.

Questo materiale viene utilizzato per creare mobili leggeri ma durevoli e soprattutto eco-friendly, con il grande vantaggio del poter essere facilmente spostati quando serve.

Il cartone, ed è questa una delle novità più interessanti, viene impiegato in modo creativo per dare froma a mobili in cartone funzionali come sedie, tavoli e armadi.

La sua versatilità e la facilità di lavorazione infatti, lo rendono un materiale ideale per questo scopo così come per la possibilità di effettuare eventuali personalizzazioni.

Impatto dell’arredamento sostenibile

L’arredamento sostenibile ha certamente un impatto positivo sull’ambiente e sulla salute delle persone. Adottare soluzioni di arredamento sostenibile, e dunque utilizzare materiali e processi produttivi che riducono l’impatto ambientale, significa ridurre il consumo di risorse naturali, limitare l’inquinamento e promuovere la sostenibilità.

Proprio quello che ha in mente chi tiene alla salvaguardia del pianeta e desidera adottare sempre soluzioni che rispettino l’ambiente e che non abbiano un impatto negativo sulla natura che ci circonda.

Tra l’altro, l’arredamento sostenibile ci consente di creare ambienti di lavoro o casalinghi certamente più salubri, grazie all’utilizzo di materie prime naturali e alla totale assenza di sostanze chimiche nocive.

Design orientato al futuro

Il design orientato al futuro è una naturale inclinazione (o vocazione) nel settore dell’arredamento sostenibile. Questo approccio si concentra infatti sull’utilizzo di materiali innovativi e sostenibili, sulla funzionalità e sull’estetica.

In base a questo principio si punta a creare oggetti d’arredo che siano in grado di soddisfare le esigenze delle persone, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla riduzione dell’impatto ambientale senza mai rinunciare all’estetica ed alla bellezza.

In questo modo, si promuove uno stile di vita consapevole e responsabile, che tiene conto delle esigenze dell’ambiente e delle generazioni future.

Conclusioni

L’arredamento sostenibile rappresenta una scelta consapevole e responsabile per tutti coloro i quali cercano di creare ambienti di lavoro o di casa veramente “green” e rispettosi dell’ambiente.

Sono disponibili molti materiali ecologici e innovativi che possono essere utilizzati per creare mobili e oggetti d’arredo con un impatto ambientale davvero minimo e che consentono di promuovere uno stile di vita più consapevole.

Per questo motivo, quella dell’arredamento sostenibile è una scelta vantaggiosa per l’ambiente, per la salute delle persone e dunque per i consumatori stessi.

Categorie
Curiosità in numeri

Nuovo Codice della strada: patenti, Ztl, monopattini e sanzioni più severe

Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del Codice della Strada. il disegno di legge introduce regole e sanzioni più severe per chi guida mentre usa il cellulare o sotto l’effetto di droghe, con revoca immediata della patente, e prevede nuove norme per monopattini, Ztl, autovelox e segnaletica. Inoltre, i neopatentati non potranno mettersi alla guida di veicoli di grossa cilindrata prima dei tre anni dal momento del conseguimento della patente.
E sarà punibile, a prescindere dallo stato di alterazione psico-fisica, guidare avendo assunto droghe. La positività al test rapido salivare farà scattare immediatamente il ritiro della patente, e successivamente anche il divieto di conseguire il titolo di guida per tre anni.

Stop a chi guida sotto l’effetto di alcol e droghe

Il rafforzamento delle misure di contrasto alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe prevede l’introduzione del divieto assoluto di assumere alcolici per i conducenti già condannati per reati specifici, nonché l’obbligo, per gli stessi, di installare il cosiddetto ‘alcolock’, che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero.
Per il perfezionamento del reato sarà quindi sufficiente che un soggetto si metta alla guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, pur non essendo in stato di alterazione. Gli organi di polizia stradale potranno effettuare un prelievo di liquido salivare direttamente sul luogo del controllo stradale.

Obbligo di casco sui monopattini e più garanzie per i ciclisti

Sono previste, poi, nuove norme sui monopattini, con l’obbligo di casco, targa e assicurazione. Quelli in sharing non potranno funzionare fuori delle aree consentite.
Severe sanzioni anche per sosta selvaggia, guida in contromano e su strade extraurbane particolarmente trafficate e pericolose.
Maggiori garanzie anche per i ciclisti, con la disciplina del sorpasso in sicurezza sia su strade urbane sia extraurbane, prevedendo, ove possibile, almeno 1,5 metri di distanza nell’effettuare la manovra. Vengono poi introdotte nuove norme sulla disciplina delle zone a traffico limitato, che dovranno essere usate con il criterio del massimo buon senso.

Autovelox: verso un’omologazione nazionale

Con successivo regolamento saranno uniformate le modalità di approvazione degli strumenti di rilevazione della velocità, gli autovelox
Il Mit sta infatti lavorando a un’omologazione nazionale, per evitare l’anarchia dell’autovelox “fai da te”. Saranno individuate, riporta Adnkronos, localizzazioni che non verranno indicate come prioritarie per la scurezza e la salute pubblica, come quelle che “piazzano” l’autovelox dove improvvisamente la velocità scende da 90 chilometri a 50 chilometri. Nel corso del Consiglio dei ministri è stato inoltre esaminato e approvato il disegno di legge-delega per una riforma della disciplina sulla circolazione stradale, che riordina e razionalizza la materia anche nell’ottica dell’ammodernamento del testo normativo in vigore, risalente al 1992.

Categorie
Curiosità in numeri

Il falso Made in Italy vale 120 miliardi

Coldiretti e Filiera Italia lanciamo l’allarme Fancy Food: il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo sale a 120 miliardi, e gli Stati Uniti si classificano come il Paese dove le produzioni tricolore ‘taroccate’ registrano i più elevati fatturati. I dati rilasciati da Coldiretti e Filiera Italia sono stati presentati a New York City, presso il Javits Center, in occasione dell’evento fieristico mondiale dedicato alle specialità alimentari, il Summer Fancy Food 2023. Per l’occasione è stata anche inaugurata la prima esposizione del Made in Italy tarocco a tavola, con le più grottesche imitazioni delle specialità nazionali scovate negli Usa. Imitazioni che tolgono spazio e valore sui mercati ai veri prodotti tricolori.

USA leader indiscussi del Fancy Food italiano

Negli Stati Uniti, che detengono saldamente la leadership produttiva del falso Made in Italy, il fenomeno delle imitazioni di cibo tricolore è arrivato a rappresentare oltre 40 miliardi di euro.
Dal Parmesan al Romano senza latte di pecora, dall’Asiago al Gorgonzola, dalla mozzarella fino al Provolone, il 90% dei formaggi di tipo italiano in Usa è in realtà realizzato in Wisconsin, California e New York,  La produzione di imitazioni dei formaggi italiani nel 2022 ha raggiunto negli Usa il quantitativo record di oltre 2,7 miliardi di chili, con una crescita esponenziale negli ultimi 30 anni, tanto da aver superato addirittura la stessa produzione di formaggi americani come Cheddar, Colby, Monterrey e Jack, risultata nello stesso anno pari a 2,5 milioni di chili.

Dal Pompeian Olive Oil al finto San Daniele

Se solo un prodotto agroalimentare che richiama l’Italia su sette venduti negli States arriva realmente dal Belpaese, dove le esportazioni nel 2022 sono state pari a 6,6 miliardi, il problema riguarda tutte le categorie merceologiche. Dai salumi più prestigiosi, come le imitazioni del Parma e del San Daniele o la mortadella Bologna e il salame Milano, venduto in tutti gli Stati Uniti, al Pompeian Olive Oil che non ha alcun legame con l’antica città campana, anche Provolone, Gorgonzola, Pecorino Romano, Asiago o Fontina vengono ‘clonati’. E perfino le conserve, come il pomodoro San Marzano.

Parmiggiano e Grana taroccati superano gli originali in produzione

L’industria del falso Made in Italy a tavola è diventato un problema planetario, con il risultato che per colpa del cosiddetto ‘italian sounding’ nel mondo oltre due prodotti agroalimentari tricolori su tre sono falsi, senza alcun legame produttivo e occupazionale con il nostro Paese. In testa alla classifica dei prodotti più taroccati ci sono però i formaggi, a partire dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano, con la produzione delle copie che ha superato quella degli originali.
Un fenomeno diffuso soprattutto in Sudamerica, dove peraltro rischia di essere ulteriormente spinto dall’accordo di libero scambio Mercosur, che obbliga di fatto Parmigiano e Grana a convivere per sempre con le brutte copie sui mercati locali, Parmesano, Parmesao e Reggianito.

Categorie
Eccellenze online

Internet: per gli italiani la connessione è un diritto

Emerge dal 3° Rapporto sul valore della connettività in Italia, realizzato dal Censis in collaborazione con Wind Tre: per 9 italiani su 10, l’88,7%, la connettività a Internet è un diritto sociale, come la sanità o la previdenza. E per l’80,8% (84,5% giovani) l’accesso alla rete dovrebbe essere gratuito. I contrari sono il 19,2%. Per il 46,2%, la copertura dei costi legati alla connettività dovrebbe avvenire per mezzo di un contributo dei grandi generatori di traffico, come Google e Meta. E a chiedere una partecipazione economica delle Over The Top per la copertura dei costi sono soprattutto i giovani (51,3%) e i laureati (49,8%). Inoltre, secondo il 34,6%, la connessione dovrebbe essere posta a carico della fiscalità generale.

Traffico dati: i gigabyte in Italia costano meno

Nel 2022, anno caratterizzato da alta inflazione, i prezzi generali al consumo sono aumentati dell’8,7% rispetto al 2021, mentre l’indice dei prezzi delle telecomunicazioni è diminuito del 3,3%. Confrontando il costo medio di un gigabyte di traffico dati su rete mobile nei Paesi del mondo nel 2022 l’Italia presenta il valore più basso, inferiore del 47,3% rispetto alla Francia, -80,0% rispetto alla Spagna, -95,5% rispetto alla Germania, -97,9% rispetto agli Stati Uniti. Tra il 2019 e il 2022 in Italia il costo medio di un gigabyte di traffico dati su rete mobile si è ridotto del 93,0%, in Francia dell’81,3%, in Germania del 61,7%, negli Stati Uniti del 32,6%, mentre in Spagna è aumentato del 7,0%.

I pericoli della rete

Il 94,7% degli italiani associa a internet alcuni rischi da cui difendersi. Il pericolo principale (46,2%), è la possibilità di cadere vittima di crimini informatici, seguito dal libero accesso al web dei minori (22,2%), l’azione degli haters (14,2%), l’insorgere di una dipendenza dai dispositivi digitali (12,1%).
Una conferma indiretta degli elevati rischi per i minori che navigano nel web proviene dai dati relativi all’azione delle Forze dell’ordine: nel 2022 sono stati 2.622 i siti web illegali oscurati perché contenenti immagini di violenze su bambini, e da gennaio-marzo 2023 sono state indagate per pedopornografia 299 persone.

Intelligenza Artificiale: servono regole chiare e precise

Oggi il giudizio degli italiani sull’Intelligenza Artificiale resta molto cauto. Il 46,3% la considera un’opportunità, il 37,6% una minaccia, il 16,1% non sa che cosa pensare. I giudizi sull’impatto dell’AI sono più positivi tra giovani (55,3%) e laureati (59,2%). Del resto, l’81,6% degli italiani ritiene urgenti leggi chiare e regolamenti precisi per evitare che lo sviluppo delle tecnologie digitali metta nelle mani sbagliate strumenti molto potenti. Solo l’8,4% è contrario. Sul rischio apocalittico che l’AI si emancipi dagli umani e inizi a operare in autonomia, gli italiani si dividono tra chi la ritiene un’ipotesi plausibile (38,4%), chi impossibile (40,1%) e chi non ha un’opinione in merito (21,5%).

Categorie
Economia

Prestiti personali: salgono i tassi, ma non le richieste

A maggio l’importo medio chiesto alle società di credito per un prestito personale è stato pari a 10.474 euro, valore in calo del 4% rispetto allo stesso mese del 2022. I tassi, invece, sono aumentati notevolmente, arrivando a +31% se confrontati con quelli di dodici mesi prima, quando per un prestito personale da 10.000 euro in 5 anni erano pari a 6,28%. A maggio 2023 il tasso medio online (Tan) è arrivato a 8,24%. Dall’osservatorio congiunto di Facile.it e Prestiti.it emerge però che nonostante l’aumento dei tassi di interesse gli italiani continuano a richiedere prestiti personali. Ma per far fronte all’aumento delle rate si orientano su importi più contenuti. 

I motivi delle richieste 

La prima motivazione per cui si chiede un prestito personale è l’esigenza di liquidità, finalità indicata a maggio 2023 dal 32% dei richiedenti. Seguono le richieste per l’acquisto di auto usate (16%) e per il consolidamento debiti (15%). In aumento anche le richieste di prestiti per le vacanze (+3%) e per spese mediche (+7%), mentre dopo il boom del 2022 calano quelle per i matrimoni (-7%).
“L’aumento del consolidamento debiti (+6%) racconta di una maggiore consapevolezza nel rapporto tra gli italiani e il mondo del credito al consumo – spiega Aligi Scotti, Bu Director prestiti di Facile.it -. Consolidare i debiti significa accorpare diversi prestiti sotto un unico finanziamento, semplificandone così la gestione, e in alcuni casi, riducendo i costi complessivi”.

Il profilo dei richiedenti

Chi ha presentato domanda di finanziamento ha in media 42 anni. E se gli under35 rappresentano un terzo dei richiedenti (33,5%) aumenta la quota degli over54, passata dal 16% al 19% del totale.
Analizzando le fasce anagrafiche emergono importanti differenze rispetto alle motivazioni per le quali ci si rivolge a una società di credito. Se gli under 26 sono la categoria che chiede più prestiti per l’acquisto di auto usate, formazione, viaggi/vacanze, i prestiti per i matrimoni sono richiesti in maggiore misura da chi ha un’età compresa tra 25-34 anni, mentre quelli per ristrutturare casa e per spese mediche sono più richiesti dagli over54. I prestiti per liquidità, che rappresentano la tipologia di prestito personale più diffusa in assoluto, sono più frequenti tra gli over45.

Differenze di genere

Sono ancora importanti le differenze tra uomini e donne. A presentare domanda di finanziamento nella maggior parte dei casi è un uomo (72%), anche se il campione femminile risulta in leggero aumento, passando in un anno dal 25% al 28% del totale. La differenza di genere emerge anche riguardo agli importi richiesti. Gli uomini puntano, in media, a ottenere prestiti personali di importo pari a 10.700 euro, il 10% in più rispetto a quanto chiesto dalle donne. Tra le ragioni che incidono su questa differenza anche una componente di natura reddituale: lo stipendio medio mensile dichiarato dagli uomini che hanno presentato domanda di finanziamento è pari a 2.155 euro, il 23% più alto rispetto a quello del campione femminile.

Categorie
Eccellenze online

e-commerce di prodotto: 35,2 miliardi di euro nel 2023, +8%

L’e-commerce B2c in Italia raggiunge circa 35,2 miliardi di euro, crescendo del +8% rispetto al 2022. Resta stabile anche nel 2023 il tasso di penetrazione dei prodotti, con l’incidenza dei consumi online sui consumi totali pari all’11%. Secondo i dati emersi dall’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, Abbigliamento, Beauty & Pharma sono tra i settori più dinamici, e tra quelli più rappresentativi del Made in Italy anche l’Arredamento registra una crescita rispetto a 12 mesi fa, mentre frena il Food&Grocery. Nel comparto Food&Grocery i volumi online nel 2023 registrano un calo, e da parte di diversi merchant c’è molta incertezza sulla reale capacità di raggiungere questo target, considerati i risultati non sempre rosei conseguiti nel primo trimestre dell’anno e l’instabilità di contesto.

Abbigliamento a 5,8 miliardi di euro

Tra i settori rappresentativi del Made in Italy, l’Abbigliamento (capi di vestiario, scarpe e accessori) cresce del +11% rispetto al 2022, e raggiunge un valore di 5,8 miliardi di euro. Le principali aree di lavoro per gli operatori del comparto riguardano l’ottimizzazione dei processi in logica di sostenibilità economica, ad esempio, negozi fisici utilizzati come centro di evasione degli ordini, gestione controllata dello smaltimento delle rimanenze di magazzino, sistemi di gestione integrata dell’inventario, e ambientale, come second-hand market, soluzioni innovative per la gestione dei resi, noleggio dei prodotti. Nonché la sperimentazione di nuovi modelli di business, in primo luogo, i marketplace.

Beauty&Pharma e Arredamento puntano sulla strategia omnicanale

La categoria Beauty&Pharma, che riunisce i prodotti farmaceutici e quelli destinati alla cura e l’igiene della persona, raggiunge i 2,4 miliardi di euro (+10%). Entrambi i segmenti, seppur con livelli di maturità differenti, stanno lavorando al consolidamento della strategia omnicanale. Il Beauty attraverso l’apertura di pop-up store omnicanale, mentre il Pharma tramite il potenziamento delle iniziative online di farmacie e attori tradizionali. L’Arredamento (arredo da interno e da esterno, oggettistica e decorazioni, accessori per la cucina, tessile, illuminazione) cresce del +6% e tocca quota 4,1 miliardi di euro. I progetti più innovativi in via di sperimentazione si concentrano soprattutto sul miglioramento della customer experience, dall’apertura di negozi di prossimità con funzionalità omnicanale a servizi di consulenza online e soluzioni di realtà aumentata per visualizzare i prodotti, e di potenziamento dei servizi in ottica di sostenibilità ambientale, come servizi di consegna green, tramite locker, o vendita di prodotti di seconda mano.

Food&Grocery: offerta e domanda in fase di consolidamento

Il Food&Grocery si ferma invece a +1%, e vale 4,4 miliardi di euro. Il mercato italiano nei tre i segmenti Food Delivery (piatti a domicilio), Grocery Alimentare (spesa online da supermercato) ed Enogastronomia (cibi e bevande di nicchia), attraversa una fase di consolidamento sia dell’offerta sia della domanda. Gli investimenti dei merchant, finora focalizzati sul potenziamento dell’infrastruttura logistica e sulla sperimentazione di servizi di consegna a valore aggiunto, sono sempre più finalizzati a minimizzare i costi logistici e a incrementare gli ordini, agendo sulla frequenza di acquisto o sull’ampliamento della base utenti.