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Agenda 2030: l’Italia e gli obiettivi ONU per lo Sviluppo Sostenibile

Quali sono le opinioni dei cittadini italiani rispetto alle priorità dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile? Il 19% pensa che tutti i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs) dovrebbero avere pari dignità, mentre l’81% identifica alcune priorità, in parte legate alla specificità del momento.
Ad esempio, la lotta alla povertà (Goal 1) si colloca a metà della classifica (8° posto) tra le priorità percepite all’interno degli Obiettivi: il 17% degli italiani la indica tra le più rilevanti e il 5% la pone al primo posto. Anche l’obiettivo di sconfiggere la fame (Goal 2, 6°) è al primo posto per il 5% degli intervistati.

Se gli italiani mostrano una sempre maggiore consapevolezza e attenzione alla sostenibilità, i dati Ipsos pubblicati nel Rapporto ASviS 2023 registrano anche un crescente scetticismo riguardo all’effettiva volontà di costruire un mondo più sostenibile. Tanto che in cinque anni gli ‘scettici’ sono passati dal 13% al 22%.

Cambiamento climatico, lavoro e salute sul podio delle priorità  

Sul podio della classifica delle priorità salgano il Goal 3 (Salute e benessere, 3°), l’Obiettivo 8, relativo a lavoro dignitoso e crescita economica (2°), ma al 1° posto si posiziona il Goal 13, la lotta contro il cambiamento climatico, considerato l’obiettivo di sviluppo sostenibile più importante.
Il 28% della popolazione lo ritiene di massima urgenza, ed è una delle principali preoccupazioni avvertite sia a livello globale sia in Italia.

Ai piani alti della classifica, coerentemente con l’assoluta necessità di combattere il cambiamento climatico, si posizionano anche il Goal 15 (Vita sulla terra, 4°), seguito dal Goal 7, focalizzato su energia pulita e accessibile (5°).

Disuguaglianze e disparità di genere sono un po’ meno importanti

Quanto agli altri 17 SDGs se l’offerta di un’istruzione di qualità, equa e inclusiva (Goal 4), si colloca nella seconda metà della classifica (10°), la lotta alle disparità di genere (Goal 5) conquista solo il 12° posto.
Più rilevante sono considerati il sesto Obiettivo (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari), al 7° posto, e il Goal 16 (Pace, giustizia e istituzioni solide), al 9°, con il 15% che lo indica tra gli obiettivi più importanti.

A sorpresa, la riduzione delle disuguaglianze (Goal 10) all’interno e fra i Paesi in Italia non è considerata una priorità.
Relegata all’11° posto della classifica dei 17 SDGs, è considerata una priorità solo per il 13% di coloro che sono a conoscenza dell’Agenda 2030.

La vita del mare è in fondo alla classifica

Nonostante sia indubbio che le città giocheranno un ruolo cruciale per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, il Goal 11 (Città e comunità sostenibili, è solo al 13° posto, seguito dal Goal 12 (Consumo e produzione responsabile, 14°), e dal Goal 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture, 15°).

Il proposito di conservare e utilizzare in modo sostenibile le risorse del mare occupa la penultima posizione della classifica (Goal 14, Vita sott’acqua), mentre la costruzione di partnership (Goal 17, Partnership per gli obiettivi) è l’ultima delle priorità percepite: solo il 3% della popolazione la indica tra gli Obiettivi più rilevanti.