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Netflix consuma il 15% di tutto il traffico web

Netflix consuma più “Internet” al mondo. Lo afferma un rapporto della compagnia specializzata Sandvine: nelle ore di picco nel continente americano il servizio di streaming arriva a occupare addirittura il 40% del traffico web, e a livello globale il 15%. Netflix supera quindi gli streaming, che occupano il 13,1% di banda, YouTube l’11,4%, la semplice navigazione il 7,8%, e gli streaming musicali il 4,4%.

“Il dominio è ancora più impressionante – sottolinea il rapporto della compagnia canadese – se si considera che la compressione video di Netflix è la più efficiente di qualsiasi altro provider di video in rete. In altre parole la sua fetta sarebbe ancora più larga se gli algoritmi di compressione fossero meno efficaci”.

Nell’area Emea però prevale ancora YouTube

Il primato della sempre più usata piattaforma di distribuzione di film, serie e intrattenimento, è dovuto principalmente ai risultati nel continente americano, mentre nell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) a dominare la banda è ancora YouTube, con il 30% del traffico. Netflix però gli sta dietro, e precede la piattaforma di musica e video attestandosi a un 23%. Ancora diversa la classifica dell’area Asia-Pacifico, in cui prevalgono gli streaming online e i video di Facebook, riporta Ansa.

Oltre metà del traffico Internet (57%) è dovuto ai video

Oltre metà del traffico internet globale, esattamente il 57%, è dovuto proprio ai video, mentre i browser web contano per il 17%, e i giochi online per l’8%. Fra i dati segnalati dal rapporto viene sottolineata inoltre una risalita dei servizi di file sharing, che consumano il 3% della banda. E la causa di questo aumento, scrive sul blog di Sandvine Cam Cullen, uno degli autori del rapporto, è proprio la crescita dei servizi di streaming come Netflix o Amazon Prime.

“Avere accesso a tutti i servizi diventa troppo costoso, meglio piratare”

La crescita dei servizi di file sharing riguarda soprattutto le aree geografiche di Europa e Medio Oriente, con BitTorrent che rimane l’applicazione più usata. Ma esiste il rischio concreto che il fenomeno della pirateria informatica possa aumentare considerevolmente, perché i servizi di file sharing sono i preferiti proprio da chi si dedica al furto di contenuti.

Il motivo è presto detto. “Sempre più fonti stanno producendo contenuti esclusivi, si pensi a Game of Thrones su HBo, House of Cards su Netflix e Jack Ryan su Amazon – aggiune Cam Cullen -. Avere accesso a tutti i servizi diventa molto costoso per i consumatori”, che quindi si abbonano a uno o due servizi, e scelgono di “piratare” il resto.