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Le paure che influiscono negativamente sulla vita degli anziani

Con l’avanzare dell’età e con la grande esperienza accumulata nel corso della vita, le persone tendono ad essere più sagge e consapevoli di ciò che li circonda.

Nonostante questo, gli anziani vivono una condizione particolare dato che, tipicamente, subentra in loro un senso di inquietitudine legato al futuro e determinate paure che nel corso della loro vita non avevano mai avuto prima.

Proprio queste paure sono in grado di limitare la persona in quello che fa, dunque esse incidono sulla quotidianità in maniera negativa impedendo agli anziani di poter vivere serenamente determinati momenti della giornata.

Vediamo di seguito quali potrebbero essere queste paure ed in che modo esse possono essere superate.

La paura di rimanere da soli

Quella della solitudine è una paura insita dell’uomo, e che diventa più marcata durante l’anzianità.

Complice anche una eventuale mobilità ridotta o acciacchi legati all’età infatti, gli anziani tendono a rimanere in casa spesso da soli.

Proprio questa solitudine è motivo di inquietitudine negli anziani, soprattutto quando essi rimangono da soli (dunque senza ricevere alcuna visita) per diversi giorni.

Il consiglio in questi casi, a meno che non ci sia una condizione di salute particolare, è quello di invitare le persone anziane a frequentare appositi circoli che propongano attività di socializzazione per anziani.

La paura di perdere l’indipendenza

Essere indipendenti è una condizione che si fa fatica a perdere pian piano nel tempo, sebbene diventi quasi inevitabile ad esempio quando ci sono problemi di mobilità.

Consideriamo infatti che arrivare in perfetta autonomia ad una certa età è certamente un pregio, ma si tratta di una ipotesi alquanto rara.

Di solito si presentano delle difficoltà fisiche che rendono più difficili determinati movimenti, il che incide notevolmente su determinate operazioni quotidiane che all’apparenza sono tra le più semplici, e questo può essere difficile da accettare.

Tutto dipende dal tipo di acciacchi che interessano la persona e quali attività gli sia impossibile fare in autonomia.

Ad ogni modo, come ad esempio il fare il bagno, determinate difficoltà possono essere superate mediante le apposite vasche con sportello per anziani, le quali possono essere adoperate autonomamente anche da chi ha problemi di mobilità.

La paura di perdere la lucidità mentale

Quella di perdere la lucidità mentale è una paura insita nell’uomo: non riuscire più a comprendere bene cosa accada intorno a sé è infatti motivo di preoccupazione per il futuro.

Con l’avanzare dell’età dunque, è normale non avere più una memoria elastica come prima o ad avere facoltà intellettuali intaccate.

Chiaramente si tratta di condizioni soggettive che sono legate sia al patrimonio genetico di ciascuno che alle abitudini quotidiane, che possono aver tenuto in esercizio la mente nel tempo.

In questo caso può essere utile fare degli specifici esercizi che aiutino a mantenere la mente e la memoria attive e “brillanti” nel tempo, sebbene tali buone abitudini vadano mantenute già con diversi anni di anticipo rispetto l’arrivo dell’anzianità.

In breve

Quella della terza età è una fase della vita certamente particolare, nella quale la persona ha bisogno di attenzioni e supporto, ma ciò non significa che le persone anziane debbano avere delle paure in grado di limitarne la qualità della vita.

Al contrario, ci sono tante cose che è possibile fare per aiutarli a vivere serenamente questa fase della vita e a superare le paure che tipicamente interessano le persone anziane.

Tutto sta alle capacità interiori della persona stessa, e chiaramente anche alla costanza di parenti o persone che assistono l’anziano, le quali hanno un notevole influsso e che possono aiutare ogni persona a migliorare la qualità della propria vita.