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Curiosità in numeri

Italiani in viaggio a Carnevale, vincono le città d’arte

Sono le città d’arte le mete preferite per un viaggio in occasione della settimana di Capodanno. Lo rivela l’Osservatorio Confcommercio-Swg,c che segnala inoltre che, secondo le stime, saranno ben 4 milioni i nostri connazionali che si muoveranno per turismo. A questi si dovrebbero aggiungere altri due milioni circa (1,9 per la precisione) ancora indecisi, ma propensi a partire. La vacanza, nel 50% dei casi, è fuori regione se non addirittura all’estero. Città d’arte o grandi città sono le destinazioni preferite in 4 casi su 10. A Carnevale i portafogli sembrano essere un po’ più “capienti”: si spendono in media 410 euro a testa per una vacanza, per una spesa complessiva di quasi 3 miliardi. 

Il turismo riparte

I dati del turismo nostrano, per fortuna, sono tornati in attivo dopo gli anni difficili della pandemia. Il report segnala che il consuntivo delle festività di fine anno si è chiuso bene, con circa 25 milioni di italiani in viaggio tra Natale e l’Epifania. E il 2023, anno dei ponti, sembra avviarsi sotto buoni auspici. L’indice di propensione al viaggio dei connazionali sale a quota 63 – su scala da 0 a 100 – due punti sopra gennaio 2022 e sostanzialmente in linea con i livelli pre-pandemia, anche se a prevalere sono gli short break da 1 o 2 notti fuori casa, soprattutto tra febbraio e marzo.

In inverno la montagna è la meta preferita 

Per quanto riguarda il primo trimestre del 2023, la survey evidenzia che 12 milioni gli italiani scelgono la montagna. Di questi, 7,5 milioni fanno soggiorni di una settimana o un periodo un po’ più breve, per i restanti 4,5, si tratta invece di escursioni giornaliere. Secondo i dati dell’Osservatorio Confcommercio-Swg, la spesa media è di 540 euro a testa. Quasi 9 vacanzieri su 10 scelgono le mete nazionali: a fare da padrone è l’arco alpino, in primis le destinazioni del Trentino Alto Adige, seguite da Lombardia e Valle d’Aosta, ma con buone performance anche di Piemonte, Veneto e Friuli. Non mancano i turisti che raggiungono destinazioni estere: primeggiano le “vette” svizzere, seguite da quelle di Austria e Francia. 

Le motivazioni della vacanza in quota

Le motivazioni delle vacanze in montagna sono cambiate dopo la pandemia: escursioni naturalistiche, degustazioni enogastronomiche, relax in Spa e centri benessere, shopping sono le quattro attività più importanti indicati dagli intervistati. Solo al quinto posto la pratica dello sci e di altri sport invernali Resta comunque alta, per chi sceglie questo tipo esperienza, l’attenzione per lo stato dell’innevamento naturale: sono 4 su 10 i vacanzieri che dichiarano che, in assenza di neve, preferiscono cambiare i programmi di vacanza.