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Eurobarometro 2021, gli italiani non conoscono i loro diritti digitali

Dal 1973 le istituzioni europee commissionano un sondaggio di opinione periodico in tutti gli Stati membri dell’Unione europea: l’Eurobarometro. Grazie a questo processo di lunga data, l’analisi dei risultati fornisce un quadro dettagliato delle tendenze e dell’evoluzione dell’opinione pubblica sulle questioni europee, sia a livello nazionale sia a livello sociodemografico. In particolare, quest’anno la Commissione Europea ha pubblicato i risultati di uno speciale Eurobarometro dedicato agli strumenti digitali. E dall’Eurobarometro 2021 è emerso come gli italiani, rispetti agli altri cittadini europei, siano tra i meno consapevoli dei loro diritti digitali e delle tutele di cui già dispongono.

La trasformazione digitale dovrebbe essere promossa di più dalla Ue

L’indagine, condotta tra settembre e ottobre 2021, ha coinvolto 26.530 partecipanti dei 27 Stati membri della Ue, e ha mostrato un forte interesse da parte dei cittadini europei verso internet e in generale nei confronti della trasformazione digitale. E secondo la maggioranza degli intervistati, la trasformazione digitale dovrebbe essere promossa ancora di più e meglio definita dall’Unione Europea, riferisce Webnews.

Gli strumenti digitali secondo gli europei

Oltre ad aver analizzato la percezione dei cittadini della Ue riguardo al futuro degli strumenti digitali e di internet, l’indagine speciale Eurobarometro 2021 ha esaminato anche la previsione dell’impatto di internet e degli strumenti digitali, dei servizi e dei prodotti digitali sulle loro vite da qui al 2030.
Stando ai dati dello studio, l’80% degli intervistati ritiene che gli strumenti digitali porteranno in uguale misura vantaggi e svantaggi, in particolare per via degli attacchi informatici. Poco più della metà degli intervistati, circa il 53%, teme invece per la sicurezza dei più piccoli, si legge su techprincess.it.

Italia al terzo posto per mancanza di consapevolezza sulla tutela online

Se la maggioranza dei cittadini ritiene che l’Unione europea tuteli adeguatamente i loro diritti, in Italia solo il 39% affermato di essere consapevole del fatto che tali diritti, ad esempio la libertà di espressione, la privacy e la non discriminazione, dovrebbero essere rispettati anche online. Il dato italiano è il terzo più basso, preceduto solo da Bulgaria (34%) e Romania (37%), mentre nella Ue la media si attesta al 60%. Viceversa, chi si è detto non consapevole è il 61% in Italia e il 39% in Europa. “I risultati di questo sondaggio – si legge in una nota della Commissione Ue – permetteranno di elaborare la proposta di dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali”.
La Commissione, riporta Ansa, si propone infatti di presentare questa dichiarazione per promuovere una transizione digitale modellata da valori europei comuni come parte della sua ‘bussola digitale’ presentata il 9 marzo 2021, stabilendo una visione, gli obiettivi e la via da seguire fino al 2030.